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Il mestiere più difficile.
Essere genitori è un mestiere molto complesso che si modifica durante tutto l’arco della vita perché è inserito all’interno di un percorso evolutivo fisiologico (le varie tappe della crescita) ed è influenzato da svariati fattori personali (dell’adulto e del bambino), familiari (modifica del nucleo familiare, lutti, separazione e divorzio, ecc…) e sociali che variano nel tempo.
I genitori spesso si trovano ad attraversare momenti in cui il loro ruolo appare troppo faticoso, si sentono disorientati o incontrano qualche difficoltà nella crescita dei figli (es. enuresi, tic, ritardi cognitivi, aggressività, mancanza di regole, piccole paure, problemi di autostima, ecc…) e trovano difficoltà nel fornire risposte e/o comportamenti adeguati nei confronti dei loro figli.
In questi casi può essere utile usufruire di uno spazio terapeutico
che accompagni i genitori nella lettura delle dinamiche relazionali, uno spazio dove potersi confrontare e sentirsi sostenuti nelle proprie scelte e nella comunicazione con i figli, che permette di esprimere ed elaborare dubbi e perplessità legate all’essere genitori. Un percorso di sostegno alla genitorialità che ha come obiettivo quello di promuovere la consapevolezza del proprio ruolo genitoriale, consentire una maggiore comprensione della relazione con i figli e dei figli stessi (i loro bisogni, le loro paure, il loro modo di comunicare, …) e migliorare stili educativi e comunicativi all’interno del sistema famiglia.
Partendo dalla forte convinzione che non esistono genitori perfetti nè esiste una “formula magica” per diventarlo, il genitore è sollecitato a rimettersi in gioco quale persona significativa e di riferimento, attivando strumenti e risorse individuali di cui ciascuno è portatore e che, a volte, si fatica a riconoscere e/o ad esprimere, strumenti e risorse utili alla costruzione di una sana relazione genitore – figlio.