ADOLESCENTI

Questi sconosciuti

L’adolescenza, età compresa all’incirca fra i 12 e i 24 anni, in molte culture viene ritenuta un periodo particolarmente delicato sia per i ragazzi sia per gli adulti che stanno loro vicino. In questa fase avvengono diversi cambiamenti a cominciare da una vera e propria rivoluzione a livello corporeo associata ad uno sconvolgimento emotivo e intrapsichico. È proprio in questo stadio che si intensificano le relazioni, i legami con i coetanei e si formano nuovi rapporti di amicizia, così come emerge una maggiore spinta alla ricerca di gratificazioni; quest’ultima crea la motivazione interna a sperimentare esperienze nuove e a vivere la vita con un maggior coinvolgimento. Se da un lato la curiosità per la vita, la progettualità, lo spirito di avventura, l’apertura nei confronti del cambiamento e la passione di vivere rappresentano delle risorse, dall’altro rappresentano anche un rischio: dare più importanza all’eccitazione, al brivido che può scaturire da un’esperienza può minimizzarne le possibili conseguenze negative. L’impulsività tipica di questa fase può spingere a tradurre in atto un’idea senza prima fermarsi a riflettere sulle conseguenze.

Parlando di adolescenza è bene tenere a mente alcuni principi cardine:

- L’adolescenza non è l’età dello svincolo: il bisogno di separazione è tanto forte quanto l’esigenza di appartenere;
- Il gruppo dei coetanei è un laboratorio di conoscenza e di sperimentazioni fondamentale per l’adolescente;
- I segnali verbali e non verbali dell’adolescente sono complessi e contraddittori;
- Non bisogna stigmatizzare come patologico il comportamento di un adolescente;
- L’adolescenza non è una malattia!

Quali sono i loro bisogni?

Tra i bisogni dell’adolescente possiamo annoverare l’essere visto, protetto e confortato, l’essere apprezzato ed aiutato, con presenza e sostegno ma alla giusta distanza senza forzarli a confidarsi tollerando i confini, facendogli capire che rispettiamo la loro privacy. Un’ulteriore esigenza dell’adolescente risiede nell’essere aiutato ad organizzare le sue emozioni, contraddittorie e confusive, normalizzando i vissuti, tollerando i momenti di sfogo, accogliendone paure e timori. Bisognerebbe ricordare loro che sono membri importanti della famiglia trovando dei momenti per divertirsi insieme con giochi e attività condivise. Inoltre, vi è la necessità d’essere per loro un modello quanto più possibile funzionale: l’osservazione del comportamento dei genitori è una fonte di apprendimento cruciale per bimbi e ragazzi e generalmente tale canale è più potente rispetto alle informazioni che vengono trasmesse verbalmente.

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